Scegliere un certo tipo di pneumatico significa accettare un compromesso. Volenti o nolenti. Un pneumatico invernale garantirà le sue migliori prestazioni con temperature basse. Differentemente, una gomma estiva si comporterà meglio se utilizzata nel periodo meno freddo dell’anno.
Un pneumatico è studiato e progettato per un certo tipo di utilizzo. Prendete, ad esempio, le gomme da pista, quelle per intenderci che vengono usate in gara nei vari campionati automobilistici. Sono gomme studiate per garantire la massima aderenza in accelerazione, sul dritto e nelle curve. Per farlo utilizzano mescole particolari che le penalizzano sulla durata, talmente limitata che costringono pilota e meccanici a cambiarle, anche due volte, in una singola gara.
Dopo questa breve introduzione che speriamo non vi abbia annoiato, possiamo arrivare a dire che è molto difficile che una gomma possa avere le medesime prestazioni sia in estate che in inverno. Però, come dicevamo all’inizio, dobbiamo accettare dei compromessi. E’ il caso dei pneumatici quattro stagioni. Si comportano peggio delle gomme estive durante il periodo caldo e rispetto a quelle invernali durante l’inverno, ma hanno il vantaggio indiscutibile di non dovere essere sostituite per essere in regola con il codice della strada.
Sono gomme adatte a chi non percorre molti chilometri. Se ad esempio percorrete solo 10mila chilometri l’anno, e decidete di acquistare un treno di gomme estive e un altro invernale, dopo tre anni vi ritroverete con otto gomme ancora dotate di battistrada ma indurite dall’utilizzo. E quindi dovrete sostituirle ugualmente. In questo caso la scelta di un pneumatico quattro stagioni potrebbe rivelarsi intelligente. Discorso differente se, invece, di chilometri ne percorrete relativamente tanti. Macinando anche solo 20mila km ogni anno, avendo scelto una gomma “all season”, dopo un anno e mezzo sarete costretti a cambiarle e, a quel punto, è più conveniente dotarsi di due set di gomme, uno invernale e uno estivo.
In tre anni, la spesa sarà la medesima.