Come tutte le cose più belle nella vita, l’amore per le moto è nato in una maniera del tutto inaspettata.
E’ iniziato tutto come una sfida contro chi diceva che non faceva per me, che non era una roba da donne (sì, come se per guidarla servisse proprio quella parte del corpo che a noi povere fanciulle, ahimè, manca), contro chi, invece di sollevarmi, cercava di spingermi in basso per sentirsi più forte. Anche contro me stessa perché, a causa delle vicissitudini della vita, avevo perso quella luce negli occhi che caratterizza i perennemente curiosi.
Gennaio 2017, 4 gradi, un’ora di spiegazioni. Poi mi dicono che si inizia: metto le mani sul manubrio e apro il gas. Per un’attimo il mondo smette di girare e quando riparte gira nel senso opposto. Inizi da subito a sentirti un tutt’uno con questo oggetto che reagisce ad ogni tua mossa. Perché ti innamori di una cosa che ti rende felice, in una maniera imparagonabile all’amore romantico: non è solo la moto in sé, è la sensazione che ti da. La sensazione di essere viva.
Con la moto impari di nuovo a metterti in gioco. A scoprire dove sono i tuoi limiti. A cadere e rialzarti. A metterti alla prova, perché senza il superamento delle difficoltà non si può migliorare se stessi. A vivere e non solo esistere. E lì capisci che dentro di te qualcosa è cambiato e che la retromarcia per tornare alla tiepida e svogliata esistenza di prima non c’è e nemmeno la vorresti. Perché in moto bisogna spingere!
La passione per la moto ti insegna anche a prenderti cura della tua Lei. Come nel video sottostante in cui, grazie all’opportunità che mi è stata fornita dall’Officina Bertamè, provo a sostituire la pedana del freno posteriore sulla mia Honda CBR 600 RR, danneggiatasi dopo un piccolo incidente.
Be more!